Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/8864

8864 Dio non può „perdonare“ i peccati

8 ottobre 1964: Libro 93

Il Mio Amore è davvero così grande, che vorrei cancellare tutta la vostra colpa, perché il Mio Amore vi ha fatto sorgere, e questo non cambia in eterno. Ma infrangerei la Mia Legge dall’Eternità, non Sarei più Perfetto, se la Giustizia venisse raggirata, che ora una volta pretende l’espiazione per ogni peccato. Ed inoltre un Uomo doveva pagare il riscatto per le anime, perché voi appartenete pure al Mio avversario, al quale non posso negare il diritto su di voi. Egli non vi avrebbe mai liberati, se un Uomo non lo avesse vinto tramite l’Amore, in modo che non era più in grado di trattenere le anime, che volevano liberasi da lui. Perché la grande colpa incatenava le anime al Mio avversario, ed egli non allentava le catene, finché l’Uomo Gesù non glie le svincolava di mano tramite la Sua Opera di Redenzione ed ora ogni singolo uomo era libero di servirsi del Suo Aiuto. Si tratta solamente, durante la vita terrena, nello stato della libera volontà di emettere la decisione: di riconoscere l’Opera di Salvezza dell’Uomo Gesù e di accettare la Redenzione dalle catene di Satana. Ma egli non libera i suoi senza lotta, che lo hanno seguito liberamente nell’abisso. Questo è il suo seguito, il suo potere, che egli non cede liberamente. E perciò ci vuole una ultragrande Opera d’Amore, un’Opera di Misericordia, che poteva svolgere soltanto uno Spirito d’Angelo, perché nessun uomo sulla Terra era capace di un tale Amore, perché questi erano totalmente privi d’amore. La distanza degli esseri caduti era troppo grande da poter sentire amore e perciò una preghiera per la liberazione dalla loro colpa di una volta era del tutto esclusa. Si doveva sacrificare “l’Amore” e quindi da Sé compiere l’Opera di Redenzione nell’Uomo Gesù, il Quale ha perciò preso su di Sé le terribili sofferenze e dolori per Amore, contro il Quale il Mio avversario era impotente e quindi doveva liberare le anime che accettavano l’Opera di Redenzione, che a loro procurava la fortificazione della volontà. Soltanto per questa fortificazione della volontà Io Sono morto sulla Croce, perché a causa del peccato della caduta la volontà era indebolita fino all’estremo, e nessun essere avrebbe potuto elevarsi contro il suo carceriere. Questa via della Croce era necessaria, perché ora l’avversario riconosceva il Potere e la Forza dell’Amore, che era capace di una Tale Opera di Redenzione, ed egli doveva arrendersi a questo Amore, perché era più grande che il suo odio, gli svincola tutte le anime, che vogliono liberarsi di lui, non le può trattenere, perché ora riconoscono anche la grandezza della loro colpa e con la preghiera di Perdono forniscono anche la dimostrazione di voler di nuovo ritornare a Colui il Quale le aveva create. Ma anche il fatto di voler esservi un Dio visibile Mi ha mosso ad incorporarMi nell’Uomo Gesù, che percepiva una tale misura d’Amore per i Suoi fratelli caduti, che ha percorso sulla Terra la via della massima sofferenza e l’ha terminata con la morte sulla Croce. Questa divenuta Uomo nell’Uomo Gesù era contemporaneamente anche il motivo per le sue disumane sofferenze, perché dapprima gli esseri non Mi potevano vedere, e questo era il motivo della loro caduta da Me. Perciò ho scelto una forma visibile a voi uomini, per diventare per loro così visibile, ma la forma doveva anche aver superato gli abissi più profondi mediante l’Amore, di cui facevano parte anche le sofferenze ed il morire sulla Croce, per spiritualizzarSi totalmente, affinché la forma poteva accogliere in sé il Mio Amore e così Essere per le anime degli uomini un Dio visibile, che potevano vedere da Volto a volto, quando loro stessi sono diventati uno mediante l’amore ed hanno trovato con Me l’unificazione. Voi uomini non Mi potete mai in eterno immaginare, perché Io Sono un eterno Fuoco, che vi consumerebbe totalmente, E questo lo sapeva anche il portatore di Luce, Lucifero, e desiderava comunque di contempolarMi. Stava nella Luce più splendente e presentava perciò sé Stesso come “Creatore”, dal Quale l’essere era proceduto. Ed anche gli esseri lo sapevano, che egli aveva avuto in inizio, ma lo seguivano comunque nell’abisso. E da questa colpa, contro ogni migliore conoscenza, vi può liberare soltanto il Redentore Gesù Cristo, Egli soltanto poteva pagare il riscatto al vostro avversario per tutte le anime che vogliono liberarsi da lui. Perché in Gesù Ero Io Stesso, come l’eterno Amore, IO Stesso Mi Sono dato per i peccati dell’umanità, e nell’involucro visibile dell’Uomo Gesù Sono diventato per voi un Dio visibile. E contemporaneamente è stato prestata dall’Uomo Gesù l’Espiazione alla Mia Giustizia, perché nessuna colpa può rimanere non espiata, se Io Stesso non voglio infrangere il Mio eterno Ordine. Ma dato che “l’Amore” l’ha estinta, ognuno può liberarsi della sua colpa, perché in fondo Sono stato Io Stesso che ha compiuto “l’Opera di Redenzione”, soltanto che Mi sono servito di una forma umana, nella quale Io Stesso Mi celavo in tutta la Pienezza, che però con tutte le sofferenze ed i tormenti ha riscattato l’umanità da colui che aveva lo stesso diritto su queste anime, perché lo avevano seguito liberamente.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich