Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/8283

8283 Procedimento della caduta - Procedimento della divinizzazione dell’essere

26 settembre 1962: Libro 87

Essere uscito dalla Cerchia della Mia Corrente d’Amore significa anche essersi derubato di tutta la Forza e di tutta la Luce, perché la Mia Corrente d’Amore è Luce e Forza, che vi colmerà sempre di nuovo, quando vi aprite liberamente alla Mia Irradiazione d’Amore. Attraverso la vostra ribellione d’un tempo contro la Mia Forza d’Amore quindi avete rinunciato coscientemente alla vostra perfezione, il vostro essere si è invertito nel contrario, che era proceduto da Me in tutta la perfezione, ed ha assunto delle caratteristiche totalmente opposte, ha perduto la sua perfezione e tutte le caratteristiche di un essere divino. Si è invertito nel contrario e perciò non poteva nemmeno più sostare vicino a Me, perché ha assunto le caratteristiche di colui che era diventato il Mio polo opposto, che per primo ha invertito il suo essere ed è caduto da Me. E’ diventato il Mio polo opposto, cioè voleva prendere possesso degli esseri creati, benché fossero sorti dalla Mia Forza, che la sua volontà aveva usato per la creazione di innumerevoli esseri spirituali. E quindi erano anche la Mia Parte, ma una volta devono decidersi da sé stessi, a chi vogliono appartenere, a Me oppure al Mio avversario. Quando erano ancora vicino a Me, erano irradiati di Luce e d’Amore e quindi nel possesso di incommensurabile Forza. Ma colui la cui volontà li ha fatti sorgere sotto l’utilizzo della Mia Forza, ha causato la loro caduta da Me. Egli stesso si presentava a questi esseri come Dio e Creatore, e li ha obbligati a seguire lui, il quale potevano quindi contemplare, perché risplendeva in tutta la bellezza. Finché erano irradiati dalla Mia Forza d’Amore, Mi riconoscevano anche come L’Essere, Dal Quale erano proceduti. Ma poi si sono rivolti all’altro ed hanno rifiutato la Mia Irradiazione d’Amore. E questo significava la perdita della Forza e della Luce, ed ora il Mio avversario aveva gioco facile. Lo seguivano liberamente, e gli esseri caddero nell’abisso, non erano più beati come prima, quando ricevevano da Me illimitato Amore, ma cadevano in uno stato di tormento, perdevano la loro libertà ed erano degli esseri senza Luce e senza Forza, che non riconoscevano più sé stessi. Perdevano la consapevolezza dell’io, perché ciò che una volta era proceduto da Me come Forza, che aveva abusato della sua Luce e della sua Libertà, non poteva rimanere a lungo inattivo, perché la Forza deve diventare attiva secondo la Legge dall’Eternità. Quindi ho riformato la Forza una volta irradiata da Me come esseri e feci sorgere delle Creazioni di altro genere, che vennero destinate ad una funzione di servizio mediante la Mia Volontà. Ad ogni Opera di Creazioni assegnai quindi una tale funzione di servizio, ed ora la Forza irradiata adempiva la sua destinazione. (26.09.1962) Divenne attiva, ma sempre soltanto secondo la Mia volontà. Io avevo una volta esternato degli esseri liberi, che dovevano utilizzare la Forza d’Amore che costantemente affluiva a loro nella libera volontà, senza esserne da Me determinati, ma sempre nella Mia stessa Volontà, perché questo garantiva l’amore di quegli esseri finché questo era per Me. Questi esseri dunque avevano fallito, giunsero in uno stato totalmente invertito, ma attraverso una via di sviluppo estremamente tormentosa divennero di nuovo capaci, di rendersi propria la Mia Volontà come esseri auto consapevoli, ed ora fornire la dimostrazione, di usare la Forza d’Amore che affluiva di nuovo a loro illimitatamente secondo la destinazione, quindi dapprima formarsi di nuovo in quell’essere Ur, quando si è allontanato da Me, per poi di nuovo poter creare ed agire con ed accanto a Me nella libera volontà, che però si era ora totalmente adeguata alla Mia, perché l’amore determina questa volontà ed il vero amore non è mai rivoltato contro di Me, ma brama Me e l’unificazione con Me. La Forza una volta irradiata da Me non può rimanere inattiva in eterno, ma se viene utilizzata per agire contro di Me, allora Io Stesso impedisco il suo effetto. E perciò Io dissolsi le creature una volta irradiate come esseri perfetti di nuovo in piccole e minuscolissime scintille di Forza, che ora si attivano secondo la Mia Volontà. Ma Io provvedo anche affinché tutte queste scintille si radunino di nuovo e che diventino nuovamente gli esseri una volta creati perché soltanto quegli esseri hanno di nuovo la loro consapevolezza dell’io e la libera volontà, che voglio però conquistare totalmente per Me, ma non la costringerò mai ad arrendersi a Me. Perché la libera volontà è il contrassegno dell’Origine divina, è il contrassegno di una creatura divina, che garantisce solamente la più sublime beatitudine, che però poteva anche tendere verso l’oscurità più fitta, senza esserne da Me ostacolata. Perché Io sapevo, che questi esseri caduti nell’abisso potevano anche di nuovo raggiungere la meta più sublime, che, proceduti come Mie “creature”, e caduti da Me, ritornerebbero una volta come Miei “figli”, per cui era però premessa la libera volontà, quindi la Mia Volontà doveva essere esclusa una volta, com’è ora il caso durante il tempo della vita terrena come uomo. Allora l’uomo può aspirare liberamente da sé la divinizzazione ed anche raggiungerla, quando adempie senza alcuna costrizione la Legge dell’eterno Ordine, quando vive nell’amore, cioè forma sé stesso ora nell’amore, cioè diventa di nuovo l’essere Ur, come Io l’avevo creato, ed ora egli ha dato la dimostrazione della sua divinità; che la sua volontà è la stessa come la Mia, ed ora ha raggiunto la perfezione, che lo rende figlio Mio, e lo rimarrà in tutta l’Eternità.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich