Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/7103

7103 Falsa interpretazione della Scrittura – L’Agire dello Spirito

26 aprile 1958: Libro 76

Voi uomini interpretate le Parole della Scrittura come vi sembra utile. Il significato spirituale non corrisponde alle mete ed ai piani che voi perseguite ed interpretate la lettera, che può però contenere un senso molteplice. E perciò sono stati diffusi molti errori fra gli uomini che vengono mantenuti con una caparbietà sempre con l’indicazione a dei testi nella Scrittura. Ed a scoprire e estirpare questo errore è diventato quasi impossibile, perché l’oscurità spirituale diventa sempre più profonda, più si avvicina la fine. Proprio tali errori sono comunque proprio gli scogli sui quali gli uomini possono fallire che tendono a trovare la Verità, ma poi cominciano a disperare ed oppongono lo stesso dubbio a tutto ciò che sta scritto nel Libro dei libri. Se sono dei seri ricercatori della Verità, allora troveranno anche la Verità, anche se su altre vie che quella abituale, attraverso gli annunciatori della Parola di Dio. Ma se a loro manca la serietà nella Verità, a loro bastano già quegli errori per staccarli totalmente dalla fede o degli insegnamenti di fede, che possono comunque corrispondere alla Verità. E questo è il grande pericolo che porta con sé ogni dottrina errata. L’interpretazione errata della Scrittura è anche da ricondurre all’agire dell’avversario di Dio, perché costui cerca di creare grande confusione anche nei cerchi dei volonterosi di fede, e se può così influenzare le loro guide, allora gli è riuscita una grande opera d’oscuramento. Molte parole della Scrittura sono bensì ermetiche, cioè il loro senso non è evidente all’intelletto dell’uomo, può quindi essere interpretato differentemente e viene anche interpretato giustamente soltanto quando lo spirito dell’uomo è risvegliato, che vuole sondare il loro senso. E questo è voluto così da Dio, che gli uomini devono leggere ogni parola con la giusta serietà, nel desiderio per la Verità ed in collegamento con Lui, affinché Dio Stesso possa poi parlare a loro, il Quale le istruirà e chiarirà anche veramente bene. Ma dato che i “presunti” rappresentanti di Dio lasciano quasi sempre di più predominare il loro intelletto, dato che per così dire studiano e si scervellano per svelare il senso delle Parole, a loro rimarrà chiuso il senso spirituale, finché si trovano nella più stretta presa di contatto con Dio e chiedono al Suo Spirito. E lo Spirito di Dio li istruirà, ma rivelerà agli uomini anche sempre lo stesso significato. Nessun uomo si consideri capace di poter comprendere la Parola di Dio con la propria forza, soltanto con il suo intelletto, e nessun uomo si arroghi di interpretarla senza l’Assistenza di Dio. E nessun uomo deve credere che sia solo sufficiente a svolgere una preghiera formale, per assicurarsi l’Assistenza divina. Dio pretende di più. Egli pretende una vita nell’amore, un preparare il cuore come vaso d’accoglienza dello Spirito divino, perché Egli Stesso può collegarSi con “l’amore” e perché il Suo Spirito può agire in un uomo soltanto che si è formato nell’amore. E da ciò è di nuovo visibile, come una interpretazione può essere valutata in relazione alla Verità. Perché dove un cammino di vita rende impossibile affinché lo Spirito di Dio si possa manifestare, quivi anche l’intelletto più acuto non può sondare la Verità, perché l’Agire dello Spirito non si può sostituire mediante la facoltà d’intelletto. E nel mondo non avrebbero potuto trovare diffusione così tanti errori, se questa regola fondamentale fosse sempre stata osservata, che “dai rovi non possono essere raccolti dei frutti”. E proprio gli uomini che erano buoni aiutanti per l’avversario di Dio, si sono evidenziati di più con l’interpretazione e le traduzioni della Scrittura, i cui effetti si mostravano però soltanto più tardi, perché hanno condotto a scissioni e questioni da discussioni ed hanno causato sempre maggiori confusioni. E se si deve procedere contro tali errori, allora è nuovamente soltanto possibile tramite la pura Verità da Dio, il cui apporto richiede quindi anche il risveglio dello spirito. Ma una tale correzione sarà accolta soltanto da quegli uomini che vivono nell’amore e che danno la possibilità allo spirito in loro di accendere una Luce nei cuori degli uomini. Ma soltanto la Verità porta la benedizione. Ogni errore è un impedimento sulla via verso l’Alto. Perciò la pura Verità deve essere annunciata con forza da coloro che la ricevono da Dio Stesso. Perché questo è il loro compito che a loro è posto insieme all’apporto della Verità, perché unicamente la Verità è la Luce, perché unicamente la Verità conduce alla beatitudine.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich