Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/6248

6248 Desiderare la Verità garantisce la Verità

2 maggio 1955: Libro 67

Chi cerca la Verità, la troverà anche. Perciò non preoccupatevi, perché non lascio cadere nell’errore e nella menzogna colui che desidera seriamente la Verità. Voi uomini avete da ascrivere a voi stessi, se camminate nell’errore oppure percorrete le vie luminose della Verità. Voi stessi percorrete la via nella libera volontà sulla quale camminate ed è determinante solo la vostra volontà quale via intraprendete. La sciagura consiste solo nel fatto, che siete quasi sempre tiepidi ed indifferenti, quindi non desiderate né la Verità, né temete di diventare di spirito oscuro attraverso l’errore; voi stessi non vi sentite toccati, se vi viene offerta la Verità oppure l’errore, e perciò l’umanità cammina nello stato spirituale oscuro. Uomini che tendono coscientemente verso di Me, si sentiranno sempre interpellati dalla Verità, mentre sentono un leggero disagio, quando viene offerto loro qualcosa che non corrisponde alla pura Verità. E li assisterò sempre, che il loro pensare e rimanga orientato bene. Avvertirò anche sempre gli altri ed offrirò loro la Verità, ma sarà scarsa la loro volontà di accettarla, perché a loro manca la serietà che richiede un riconoscere la Verità. La lotta fra la Luce e la tenebra infuria sempre più veemente, più è vicina la fine, il Mio avversario combatte contro la Luce, contro la Verità che testimonia di Me. Il Mio avversario ha una grande influenza su tutti coloro che secondo l’essere sono ancora attaccati a lui. E perciò ogni uomo deve esaminarsi seriamente, se e quando gli offre l’occasione di confondere i suoi pensieri, cioè di trasmettergli del patrimonio spirituale non-veritiero, cosa che però può essere impedito con certezza, se il desiderio per la Verità è così forte in un uomo, che $$per$$ $$questo$$ Io Stesso posso vietare l’influenza all’avversario. Ogni uomo si deve chiedere seriamente, se vuole camminare nella Verità e poi chiederla intimamente a Me. Ed ora il Mio avversario non potrà più presentargli nessun errore che non riconoscerebbe come errore. Non si può impedire che agli uomini venga sottoposto del patrimonio spirituale errato, perché nell’ultimo tempo prima della fine non posso impedire al Mio avversario il suo mestiere, dato che anche lui dispone di una certa libertà. Ma l’uomo stesso può impedire, che un tale patrimonio spirituale trovi in lui l’accoglienza, se soltanto tende alla Verità, se $$non$$ $$vuole$$ camminare nell’errore. L’uomo non è esposto senza protezione all’errore, quindi al Mio avversario, costui rimbalzerà da lui, appena il suo desiderio è rivolto solo alla pura Verità. Lo sentirà in sé, quando gli parla il Mio avversario e si chiuderà alla sua influenza, perché chi cerca la Verità, cerca Me ed Io Mi lascio davvero trovare da lui. E voi uomini sapete che è venuto il tempo in cui il Mio avversario cerca con tutti i mezzi di respingere Me dai cuori degli uomini, voi sapete, che non si spaventa di nulla e che vorrebbe diffondere sempre più l’oscurità, più chiara splende la Luce, e cercherà di causare confusione sempre là, dove risplende la Luce dai Cieli. Ma non gli riuscirà, finché l’uomo si unisce con Me, finché lui stesso tende alla Verità e perciò la chiede a Me. Là ha perduto il suo potere, là viene riconosciuto e rifiutato. Perché là Sono Io Stesso, e quivi splende la Mia Luce.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich