Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/5093

5093 La Resurrezione

25 marzo 1951: Libro 57

Egli ha vinto la morte, Egli E’ risorto il terzo giorno come lo aveva predetto ai Suoi discepoli, e si sono adempiute tutte le profezie, il mondo era redento, Egli ha spezzato il potere della morte con cui è da intendere che Egli ha combattuta la vittoria sull’inferno, la vittoria su Satana che ha messo gli uomini nello stato di morte attraverso la sua influenza, che aveva causato in genere la morte dello spirituale, che per propria forza non poteva portarsi alla Vita, perché Satana lo teneva legato. E l’Uomo Gesù ha spezzato questo potere e lo ha potuto spezzare, perché nella Sua vita terrena Si E’ unito con il Padre Suo dall’Eternità e quindi con la Sua Forza ha intrapreso la lotta con Satana, ma Si E’ appropriato della Forza per questa, perché Egli Era colmo d’Amore e con ciò E’ diventato il Ricevente della Forza di Dio. Come Uomo ha dato la dimostrazione agli uomini che era possibile liberarsi dalle catene di Satana, se percorrevano come Lui la via dell’amore, che li metteva nel possesso della Forza di Dio, che rende tutto possibile, anche la liberazione dal principe dell’inferno Gesù Cristo Era risorto dai morti, Egli E’ uscito gloriosamente dalla tomba ed E’ venuto in mezzo ai Suoi. Egli doveva bensì prima subire la morte terrena, perché questa formava la corona della Sua Opera di Redenzione, perché Egli voleva portare il Sacrificio d’Espiazione a Dio per i peccati degli uomini. L’Uomo Gesù E’ morto, ma lo Spirituale trasfigurato E’ di nuovo risorto dalla tomba ed E’ comparso ai Suoi visibilmente, per fortificare la loro fede. In Lui si è svolto il procedimento visibilmente che si svolge su ogni uomo la cui anima si è spiritualizzata attraverso l’amore, quando cade l’involucro corporeo. L’anima risorge alla Vita eterna. L’anima non può morire, può solo ancora essere nel potere dell’avversario di Dio, allora il suo stato non è più da chiamare vita, ma è ancora nella notte della morte, ma per propria colpa. Perché il Redentore Gesù Cristo Si E’ sacrificato per tutti gli uomini ed ha conquistato per loro la Vita eterna. E così anche gli uomini possono avvalersi per sé delle Grazie dell’Opera di Redenzione. Se non lo fanno, mentre non Lo riconoscono come Figlio di Dio e Redentore del mondo e non Lo pregano per il Suo Aiuto, allora sono ancora succubi dell’avversario di Dio, e la morte non è stata ancora vinta per loro. Egli Si E’ mostrato ai Suoi discepoli, loro Lo vedevano, perché Si E’ presentato loro visibilmente. Loro e tutti coloro che Lo potevano vedere, avevano la maturità di poter contemplare la Luce spirituale, altrimenti sarebbero svaniti alla Sua Vista. Egli ha portato con Sé il Suo Corpo, anche la Sua Anima avrebbe ben potuto farSi mostrare loro in modo riconoscibile, ma allora gli uomini non avrebbero mai creduto nella Resurrezione di Gesù che Egli ha promesso a coloro che vivevano secondo il Suo Insegnamento. Era intesa bensì la Resurrezione dell’Anima, ma in segno della Verità delle Sue Parole è risorto anche il Suo Corpo, e questo è ancora più comprensibile, perché anche il Suo Corpo si era spiritualizzato e non aveva più bisogno di un’ulteriore sviluppo sulla Terra. Corpo, Anima e Spirito Si erano uniti e rivolti a Dio Padre, e perciò poteva anche ascendere al Cielo in tutta la Gloria visibile ai Suoi e quindi dare un’ultima testimonianza della Sua Divinità, una testimonianza che Egli ha vinto la morte e dà la Vita eterna a colui che crede in Lui e Lo segue attraverso un cammino nell’amore sulla Terra. Perché anche costui risorgerà alla Vita eterna, non gusterà più la morte nell’Eternità, perché Gesù Cristo ha vinto la morte.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich