Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/4017

4017 Che cosa è la fede?

6 aprile 1947: Libro 49

L’uomo deve diventare beato tramite la sua fede. Che cosa è la fede? Perché l’uomo può dire di sé con ragione di credere? Se gli vengono sottoposti degli insegnamenti spirituali, non ne esigerà o non potrà mai offrire una dimostrazione, perché lo spirituale è al di fuori dell’attività d’intelletto e non sarà mai dimostrabile. Quindi l’uomo, se crede, deve considerare per vero qualcosa che non può essere dimostrato. E malgrado ciò, se vuole diventare beato, da lui viene preteso di più che soltanto una cieca fede che consiste nel fatto che l’uomo non ne parli contro, quindi che accetti apparentemente ciò che gli viene offerto come patrimonio mentale. Da lui viene preteso che interiormente se ne predisponga del tutto affermativamente, che accetti un insegnamento perché ne è interiormente convinto, anche senza avere nessuna dimostrazione. Questa convinzione interiore sarà però sempre il prodotto della sua attività mentale, una presa di posizione verso ciò che viene preteso da lui di credere. E questa presa di posizione deve procedere da lui stesso senza costrizione esteriore, un insegnamento deve occuparlo mentalmente così a lungo, deve soppesare il pro e contro, finché lui stesso ha lottato per arrivare ad una opinione che ora però può anche sostenere convinto, quando gli viene chiesto a manifestarla. L’insegnamento di fede dev’essere pensato fino in fondo, prima che possa essere un proprio patrimonio mentale, altrimenti si deve solo parlare di una fede cieca, che è totalmente inutile davanti a Dio. A quale risultato arriva attraverso la riflessione, dipende dalla sua volontà per la Verità ed il suo desiderio per Dio che lo spinge anche inconsapevolmente all’attività d’amore. Dio non lascerà davvero nell’errore un uomo che cerca seriamente la Verità, se esso stesso si rende degno per la Verità attraverso il suo cammino di vita. Ma dato che nel mondo è diffuso l’errore, dato che il principe della menzogna cerca di diffondere ovunque l’oscurità e vorrebbe spegnere ogni Luce, è comprensibile che l’errore ha preso posto fra l’umanità, dato che Dio rispetta la libera volontà di ognuno, ed anche la Sua Parola santificata, la purissima Verità è esposta alla libera volontà degli uomini, di conseguenza dev’anche essere lasciata alla libera volontà dell’uomo di credere oppure no, se esamina i singoli insegnamenti e ne prende posizione. Ma per poterlo fare convinto, deve assolutamente esaminare, cioè occuparsene mentalmente e se ora il suo desiderio è serio ed adempie le condizioni che Dio pone per poter elargire il patrimonio spirituale, anche il suo pensare verrà illuminato e gli sarà chiaro ed illuminante a cui il suo cuore si dispone in modo affermativo. Ed allora può anche dire convinto senza dimostrazione: io credo. Come potrebbero essere riconosciuto degli insegnamenti errati come tali e come potrebbe Dio ben pretendere dagli uomini la responsabilità, se fosse nella Sua Volontà che l’attività mentale venga esclusa ed al suo posto venga messa incondizionatamente la cieca fede? Allora non sarebbero responsabili gli uomini, ma solo i pochi che cercano di diffondere questo insegnamento e vogliono rendere impossibile ogni resistenza attraverso la pretesa della fede cieca. Ma questa non è la Volontà di Dio, dato che solo tramite l’attività mentale inizia anche il lavoro sull’anima, che nel primo caso rimane quasi sempre inosservata. Solo attraverso l’attività mentale viene stabilito il collegamento con il Regno spirituale e gli esseri di Luce possono entrare in azione e cominciare la loro vera attività d’insegnamento, cosa però è impossibile se l’uomo crede ciecamente. E giungerà certamente ad un risultato soddisfacente, se è serio per arrivare al sapere secondo la Verità, per la sua presa di posizione verso Dio e la sua anima. Perché Dio non lascia nell’oscurità coloro che cercano la Luce e gli uomini saranno sempre soddisfatti del risultato mentale, se lo ha conquistato dopo una preghiera di fede rivolta a Dio, il Quale soltanto gli può dare il chiarimento e quando si muove nel giusto pensare. Se credete in un Dio dell’Amore, Sapienza ed Onnipotenza, allora questo vi basta pienamente per conquistare una fede convinta negli insegnamenti che sono proceduti da Dio, come riconoscerete anche ciò che è stato aggiunto umanamente e fin dove questo corrisponde alla Verità. Perché Dio come l’eterna Verità lo aiuterà ed ordinerà sempre il suo pensare, gli darà la forza del giudizio se soltanto è volenteroso di riconoscere il giusto e di adoperarsi per la Verità, per ciò che ha riconosciuto come Verità nei confronti dei prossimi, perché Dio vuole che venga diffusa la Verità, perché lei soltanto conduce in Alto e rende beato.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich