Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/3693

3693 Il cerchio di Luce del Sole divino di Grazia

21 febbraio 1946: Libro 47

Se vi deve splendere il Mio Sole di Grazia, dovete seguire il Raggio di Luce che irradia sempre di nuovo nell’oscurità. Cercate l’Origine della Luce, avvicinatevi alla Fonte, dove Io come l’Eterna Luce Sono attivo, da dove fluisce inarrestabilmente la Luce in tutta la pienezza, dove splende il Sole dello Spirito ed invia i Suoi Raggi fuori nella tenebra. Cercate di giungere nel Cerchio di Luce della sua Irradiazione e lasciatevi riscaldare, lasciate che arda attraverso di voi, finché voi stessi siate diventati portatori di Luce, finché siate irradiati fino nell’angolo più remoto del cuore e vi sia eliminata ogni tenebra. Il Mio Amore è costantemente pronto per portarvi la Luce, di mutare la notte dello spirito nel giorno più limpido, e così lascio costantemente splendere il Mio Sole di Grazia, ed ognuno può lasciar agire su di sé la sua Forza benevola, se soltanto lo vuole. Ma voi stessi dovete desiderare la Luce, la dovete cercare, seguire il suo bagliore, perché soltanto la vostra volontà può farvi anche percepire il beneficio dei Raggi, perché non dovete fuggire ai Raggi, ma dovete esporvi a loro per sentire la loro Forza. Solo allora vivrete, mentre prima siete morti nello spirito. Solo allora potrete essere attivi per il vostro bene spirituale, per la Vita nell’Eternità, mentre dapprima siete condannati all’inattività nella tenebra ed il tempo terreno trascorre inutilizzato, cioè, senza vantaggio per l’anima e la sua vita nell’Eternità; perché questa entra morta nello spirito nel Regno dell’aldilà, rimane nella stessa tenebra come sulla Terra, colei che ha lasciato inosservato il Mio Sole di Grazia e quindi non ha nemmeno potuto essere risvegliata alla Vita. Ad ogni uomo sulla Terra è concesso di camminare nella Luce, ma se preferisce la tenebra, allora Io non lo costringo di entrare nel Bagliore della Luce, ma il pentimento una volta sarà indicibilmente doloroso, quando l’anima riconosce, quale Dono di Grazia ha lasciato inosservato, in quale pienezza di Luce e Forza avrebbe potuto stare, se avesse utilizzata bene la sua volontà. Sfuggire al Bagliore della Luce è un peccato contro lo Spirito, perché la Luce procede dall’eterno Spirito del Padre, è l’Irradiazione di Me Stesso, che voglio rivolgere a tutti i Miei figli sulla Terra e perciò accendo ovunque una lucetta, lascio risplendere ovunque il Mio Sole di Grazia per attirarli e per farli entrare nel suo Cerchio di Luce. Nel Mio Amore offro loro la cosa più Preziosa, Io cerco di mutare l’oscurità delle loro anime nella Luce più luminosa. Ma loro non riconoscono l’Amore del Padre e lo respingono. Danneggiano sé stessi e commettono anche un peccato contro di Me, se respingono il Mio Dono d’Amore, la Luce che viene loro offerta dai Cieli, il Sole, che il Mio Amore fa irradiare, per rendere felici i Miei figli sulla Terra. Ma chi preferisce la tenebra, deve camminare in essa ancora per delle Eternità, prima che gli venga di nuovo data la Grazia che ha disprezzato. Perché anche nell’aldilà la sua volontà deve diventare attiva, quando gli splende un bagliore di Luce, che però sarà molto più difficile per lui che sulla Terra. Finché non viene desiderata la Luce, non può diventare efficace sull’anima e la notte dello spirito non la lascerà; perché quando il Mio Amore viene disprezzato, l’anima deve languire, e sentirà la tenebra come tormento, dal quale non può sfuggire con la propria forza.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich