Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/2414

2414 Il cambiamento della volontà – Lo stato dell’obbligo – La meta – Lo stato primordiale

18 luglio 1942: Libro 32

La volontà contraria a Dio era il motivo della caduta dello spirituale da Dio, quindi la volontà simile a quella di Dio deve significare per lo spirituale l’unione, cioè l’unificazione con Dio, e da ciò è visibile che la volontà dello spirituale caduto deve dapprima cambiare, se Vuole di nuovo potersi unire con Dio. Questo cambiamento è il senso e lo scopo della vita terrena, che però deve avvenire senza costrizione e perciò deve svolgersi nella forma di un lento sviluppo verso l’Alto. All’essenziale viene tolto il diritto dell’auto determinazione, cioè deve subordinarsi alla Volontà del Creatore, finché non abbia ripercorso il cammino sulla Terra prima dell’incorporazione come uomo in quanto che negli stadi antecedenti deve essere attivo nel modo in cui Dio lo prescrive ad ogni Opera di Creazione. Questo non è per nulla uno stato di totale assenza di volontà, ma l’essenziale ha già prima comunicato la sua volontà, e perciò gli veniva ora posto il compito, che corrisponde alla sua volontà. E’ uno stato dell’obbligo soltanto in quanto che dopo aver annunciato la sua volontà di non agire più al contrario, ora vuole eseguire l’attività per la quale si è dichiarato in precedenza. Viene in certo qual modo indotto al servire, ma dapprima ha dichiarato la disponibilità per il servire, altrimenti non sarebbe ammesso a tale’attività. Quindi la volontà dell’essenziale si è già spesso rivolta all’eterna Divinità, ha rinunciato alla ribellione ed ha teso in certo qual modo inconsapevolmente all’unificazione con Dio. Ma l’essenziale deve ancora sostenere un’ultima prova di volontà, dove viene esclusa ogni costrizione e dove l’essere si può decidere, totalmente libero e consapevole, se rinuncia alla volontà rivolta contro Dio, oppure se vuole persistere ancora in questa. E questo è il tempo dell’incorporazione come uomo, che ogni essere può utilizzare nella libera volontà. In questo tempo si tratta soltanto della volontà, se si rivolge a Dio oppure se ne distoglie. Ed ora gli uomini comprenderanno che si può parlare di un cammino terreno di successo soltanto quando la volontà una volta rivolta contro Dio si è totalmente invertita, cioè si è totalmente sottomessa alla Volontà divina e con ciò ha diminuita la distanza da Dio. Perché quest’ultima significa un avvicinarsi a Dio nello stato cosciente, significa un totale cambiamento dello spirituale, che una volta si è allontanato da Dio nella libera volontà ed ora usa di nuovo questa libera volontà per l’unificazione con Dio. Ora lo spirituale ristabilisce il suo stato Ur, senza che ne venga costretto da Dio, e questo significa la liberazione dello spirituale dall’involucro, che Dio ha aggiunto allo spirituale come catena, per guidarlo di nuovo a Sé Stesso; per lo spirituale significa uno stato libero, inimmaginabilmente felice e beato, che corrisponde alla sua destinazione primordiale e che è quindi la meta di tutto lo spirituale non liberato.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich