Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/2258

2258 Lo sviluppo verso l’Alto ed il fallimento - La fine di un’epoca di Redenzione

13 marzo 1942: Libro 31

Dio ha dato all’essenziale un tempo oltremodo lungo ed ogni possibilità di poter maturare. Ma le possibilità non vengono più sfruttate e così la vita terrena è senza scopo perché è senza successo. Le correnti spirituali rimangono inosservate e l’inevitabile conseguenza di ciò è che aumenta la materia che veramente dev’essere diminuita, che la fame per la materia tiene gli uomini nel suo fascino, che tendono di nuovo di ritornare a ciò che hanno superato e da cui si devono definitivamente liberare. Dio non ostacola l’uomo e gli dà ciò che desidera. La minima volontà per la Forza spirituale è sufficiente per poterla ricevere illimitatamente. Pure così basta anche la volontà per lo spirituale immaturo, il desiderio per l’unificazione con la materia, che questa volontà viene esaudita. Dio elargisce secondo il merito e la volontà, appena l’uomo si distoglie dallo spirituale verso ciò che è ancora legato alla Terra, non aspira nemmeno più allo sviluppo verso l’Alto dell’anima e non ha più bisogno della Terra come stazione di formazione dello spirito. Malgrado ciò la Terra deve rimanere esistente come tale, perché questo è il Piano di Dio sin dall’Eternità, Colui che ha destinata la Terra per questo per tempi eterni. E quindi la Terra sorgerà nuova, ospiterà in sé lo spirituale che non ha riconosciuto il suo scopo terreno, che non aveva il desiderio di svilupparsi verso l’Alto, che era privo d’amore e voleva solo dominare ma non servire. Lo spirituale deve di nuovo tollerare intorno a sé la costrizione per tempi infiniti, prima che possa di nuovo abbandonare la forma solida e tendere di nuovo verso l’Alto sotto condizioni più leggere. Si svolgerà un Atto di trasformazione che nessun senso d’uomo si può immaginare, la Terra si spezzerà ed inghiottirà tutto ciò che vive su di lei, eccetto la piccola schiera dei credenti che Dio Stesso assiste e e protegge dal naufragio. Ora un periodo terreno ha trovato la sua fine e ne inizia uno nuovo, viene conclusa un’epoca di Redenzione ed ha luogo il definitivo Giudizio che porterà ad ogni uomo ciò a cui tendeva, la Vita eterna oppure una morte tormentosa nella rinnovata relegazione, cioè nello stato di totale assenza di vita che l’essenziale sente e deve sentire come tormento, perché non ha usato lo stato della libertà di volontà per diventare definitivamente libero dalla forma.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich