Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/1863

1863 “Non interrogate i morti.... “

25 marzo 1941: Libro 28

Frequentare con il mondo dell’aldilà è per molti uomini una pietra d’intoppo, perché non riescono a separare i puri collegamenti spirituali con il desiderio puramente terreno, per sapere qualcosa della vita dopo la morte. Mentre il primo è voluto da Dio, quest’ultimo non corrisponde alla Volontà di Dio, ma non viene mai tenuto in conto all’uomo come peccato, finché non ne abusa a danno del prossimo. Un collegamento con l’essere immaturo può danneggiare lo stato della propria anima, ed è questo da cui siete avvertiti. Gli uomini credono che ogni collegamento con il mondo spirituale sia un’ingiustizia davanti a Dio, e questa predisposizione d’animo li deruba della più grande Grazia, di richiedere la trasmissione di Forza da quegli esseri e di accoglierla. Tutto lo spirituale buono trasmette questa Forza, di conseguenza dev’essere stabilito il collegamento con questa. Tutto lo spirituale maligno cerca di danneggiare gli uomini, quindi dev’essere evitata la loro frequentazione. Tutto ciò che è di mentalità terrena, attira la stessa mentalità nell’aldilà. La volontà rivolta a Dio però attira lo spirituale, che è nella stessa volontà con Dio. E così l’uomo stesso attraverso il suo desiderio traccia i confini. Egli, se desidera Dio, erige un muro di separazione fra sé ed il mondo spirituale maligno. Gli uomini rifiutano nella loro ignoranza quasi sempre tutto ciò che proviene dal Regno dello spirituale, temendo sempre l’influenza cattiva. Si chiudono anche ad ogni rispettiva spiegazione con l’indicazione, che agli uomini sarebbe interdetto di interrogare i morti, e non sanno che il senso di questa Parola è del tutto diverso di come lo interpretano loro. Chi vuole insegnare, dev’essere sapiente; dall’ignaro non c’è da sperare nessuna sapienza. Quindi devono essere poste delle domande a coloro, che stanno nel sapere, ma non a coloro, che camminano nell’oscurità. Lo stato sapiente ed ignorante si trova anche nell’aldilà. Sapiente sarà colui, che sta nella Luce, cioè che è unito con Dio ed accoglie la Sua Irradiazione, quindi riceve Forza e Sapienza; ignare sono le anime, che sono ancora lontane da Dio e quindi non possono nemmeno ricevere la Luce. Luce però è sapere, e quando all’anima manca la Luce, anche il suo sapere è imperfetto, e perciò non potrà diffondere nulla, perché lei stessa non possiede niente. L’anima è morta nello spirito, perché soltanto quando è sapiente, per lei comincia la Vita nell’Eternità, e quindi una tale anima non può essere interpellata circa la Verità, perché non può mai dare una risposta secondo la Verità. Perciò non devono nemmeno essere poste delle domande a dei defunti, che riguardano l’Eternità, perché una giusta risposta esige un grado di maturità, ma l’uomo non sa mai se e quando l’anima del defunto ha raggiunto questo grado di maturità. Ma devono pure essere evitate delle domande terrene, perché Dio Stesso ha steso un velo su cose che si trovano nel futuro, ed il voler penetrare in una regione che Dio nella Sua Sapienza ha coperto per gli uomini, è ingiusto davanti a Dio. Di conseguenza non sono da giudicare i collegamenti con l’aldilà a cui si è aspirato, ma soltanto lo scopo, se è puramente mondano. Tutto l’essenziale è in reciproco collegamento, all’uomo soltanto nascosto, finché non cerca spiritualmente, e cioè, per indurlo alla ricerca. All’interrogante ed a colui che cerca, gli esseri però si annunciano, ed anche le anime ignare si spingono vicine per tali comunicazioni, ma trovano l’accesso solamente là, dove solo la curiosità è la forza di spinta dei tentativi per entrare in contatto con gli esseri dell’aldilà. Degli uomini che desiderano la Verità, che si dedicano a Dio, che aspirano verso l’Alto, erigono intorno a sé un muro impenetrabile per tali esseri immaturi, attraverso la loro predisposizione d’animo verso Dio, e perciò non devono temere, di venir oppressi o istruiti da esseri ignari. Lo spirituale buono è colmo di Forza e potere, mentre lo spirituale cattivo è impotente di fronte a lui ed ha appunto influenza solo su tali uomini, che non hanno in sé nessuna tendenza spirituale, ma sono solo dediti al mondo terreno ed alle sue gioie. Gli uomini dovrebbero ricordare questo, prima di giudicare troppo avventatamente e vorrebbero spiegare qualcosa che fosse contro Dio, se rivela una Forza buona e procura all’umanità una immensa Benedizione, se viene riconosciuto per quello che è, come manifestazione di esseri spirituali buoni, che eseguono la Volontà divina, quindi sono attivi su Incarico Suo.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich