Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/1788

1788 I pensieri sono la conseguenza della volontà

26 gennaio 1941: Libro 27

I pensieri dell’uomo si muovono nella direzione che corrispondono alla sua volontà. E da ciò si può dedurre che l’uomo può anche essere considerato responsabile per i suoi pensieri. Quindi si rende ricettivo per tali trasmissioni spirituali, a cui la sua volontà non si oppone. Si avvale della forza di esseri dell’aldilà che vogliono dare e secondo la sua volontà che è rivolta alla Verità oppure alla menzogna, anche gli esseri donanti sono buoni o cattivi. Se quindi l’uomo si sente spinto in un pensare, allora oppone troppa poca resistenza alla forza spirituale che si vuole manifestare, e questa forza conquista il sopravvento; delle forze buone e cattive vogliono prendere possesso dell’uomo. Ora è determinante quello che ora l’uomo vuole. Così come lui stesso è, di quale genere è il suo essere, così sono anche gli esseri che si avvicinano a lui. Se l’uomo vuole il Bene, allora gli si avvicinano anche gli esseri buoni, proprio come la cattiva volontà attira anche gli esseri cattivi, che ora vogliono comunicarsi a lui. Ma un uomo non viene mai istruito da esseri contro la sua volontà, prima è sempre determinante la volontà per ciò che gli giunge ora come sapere. I pensieri sono quindi delle trasmissioni dal Regno dell’aldilà, che la volontà dell’uomo richiede. Ma la volontà è totalmente libera, può richiedere ciò a cui si sente attratto, ma questo ha anche delle conseguenze che sono ora di vantaggio o svantaggio per l’anima. Perciò è responsabile la volontà per il danno all’anima, perché tutti i pensieri che giungono all’uomo, che sono delle trasmissioni da esseri spirituali bassi, non possono altro che influenzare malamente l’anima, e quindi il suo sviluppo verso l’Alto è in pericolo, mentre ogni trasmissione di esseri spirituali buoni devono procurare anche di nuovo del Bene e la volontà è motivo per il progresso spirituale. E quindi il tendere alla Verità, il desiderio per Dio dipende dalla volontà umana, ogni pensiero nasce dalla volontà umana, cioè è solamente la conseguenza della decisione di volontà dell’uomo. I pensieri saranno sempre del genere che siano adeguati alla volontà umana, oppure anche, la volontà umana si decide per tali pensieri che sono fondati nel suo essere. Perciò l’uomo deve rispondere, se la sua volontà tende al patrimonio mentale che procura del danno alla sua anima, perché era anche libero per riconoscere il Bene e di desiderarlo.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich