Fonte: https://www.bertha-dudde.org/it/proclamation/1399

1399 L’Amore e la Misericordia di Dio per le anime nell’oscurità

29 aprile 1940: Libro 23

“Oh, se avessi mille lingue per lodare e glorificare la Bontà del Signore.... ”. Così risuonava nelle file dell’esercito celeste, perché infinito è l’Amore e la Bontà di Dio. Così Egli Si china pieno di Misericordia su tutti gli esseri, ed Egli discende giù nel regno dell’oscurità e cerca di portare la Redenzione alle anime che vi languono ancora. Ed il Suo Amore indica loro la via verso l’Alto, Egli pensa a loro costantemente con la Sua Grazia e manda loro i Suoi messaggeri, i portatori di Luce, affinché si muova anche in loro il desiderio per la Luce. Egli va loro incontro con tutto l’Amore e la Grazia e predica loro il Vangelo, Egli non pretende da loro altro che amore, devono recuperare soltanto nell’Eternità ciò che finora hanno perduto, di dare amore e saranno liberate da ogni tormento. In questo più profondo abisso si trovano le anime che non portano ancora in sé l’amore, che finora era stato dato solamente al polo opposto di Dio. Invertire questo amore, di muovere gli esseri all’aiuto fattivo è il continuo sforzo di tutti gli esseri di Luce, che stanno nella Volontà di Dio. E Dio vuole la Redenzione, non la dannazione. Così splende il Suo Raggio di Grazia anche nell’oscurità più estrema e la Sua Forza d’Amore cerca di vivificare le anime volonterosi e di ricevere e se queste anime non prestano nessuna resistenza, sentono il beneficio dell’Amore e diventano morbide e arrendevoli e desiderano la Luce, la loro volontà diventa mobile. Così, dopo lunga lotta si staccano dall’oscurità e tendono incontro alla Luce. I portatori di Luce conoscono ogni moto di una tale anima e cercano di tenerne conto, in parte promuovendo, in parte fermando, perché una tale anima non può essere lasciata a sé stessa. E’ ancora inerme e sovente oscilla, deve essere guidata dolcemente e con cura, là dove lei stessa diventa in sé forte e volonterosa. L’Amore ultragrande di Dio provvede ad ogni anima secondo il suo sentimento, perché Lui cerca di impedire ogni ricaduta. Lui vuole, che anche quest’anima sperimenti su sé stessa il Suo grande Amore e Misericordia e si inserisca anche nel numero di coloro che Lo lodano e Lo glorificano. Egli ricompensa in continua Provvidenza per ogni singola anima, affinché giunga in Alto, che riceva la Luce e che nell’ambiente sempre più chiaro riconosca il suo Creatore. Lo devono amare, non temere. Devono desiderare la Sua Grazia e servire Lui volontariamente. Devono pure diventare degli esseri che ricevono e danno amore, che partecipano alla grande Opera di Redenzione nell’aldilà e che portino a loro volta delle anime dall’oscurità alla Luce. Questa è un’Opera dell’amore e non può mai essere compiuta in altro modo che attraverso il più profondo amore disinteressato, perché soltanto l’amore redime, e Dio nel Suo infinito Amore non lascia cadere nessun essere nell’$$eterna$$ oscurità. Perciò tutto ciò che Lo serve, dev’essere attivo in modo salvifico, cioè dare amore a tutti coloro che sono di spirito oscuro, perché ogni scintilla d’amore rischiara lo spirito di costoro e soltanto l’amore è in grado di bandire l’oscurità, soltanto l’amore è Luce che indica verso l’Alto. Soltanto l’amore trasmette la Forza ad intraprendere la via verso l’Alto. Perciò voi, che siete volonterosi nell’amare, discendete nell’oscurità e qui cercate di redimere delle anime. Portate la Luce a coloro che camminano nell’oscurità e rimanete sempre nell’amore, perché l’amore è la Forza e questa manca agli esseri e perciò glie la dovete portare, affinché anche loro giungano in Alto.

Amen

Tradotto da Ingrid Wunderlich